Acque reflue

Acque reflue: rifiuti, materiale riciclabile e sistema di allarme rapido

Infrastrutture ben funzionanti per lo scarico e il trattamento delle acque reflue sono essenziali per la salute della popolazione e per la qualità dell’acqua. La Eawag contribuisce a ottimizzare questi sistemi con le sue attività di ricerca. Le acque reflue contengono però anche risorse riciclabili e sono uno specchio della nostra salute e delle nostre abitudini di consumo, che consente di monitorare eventuali malattie infettive. L’attività di ricerca della Eawag riguarda anche questi aspetti.

Far fronte a nuove sfide

Circa 50'000 km di canali pubblici e circa 800 impianti comunali di depurazione delle acque reflue (IDA) garantiscono in Svizzera che le acque di scarico e l’acqua piovana vengano evacuate e depurate prima di essere nuovamente immesse nei nostri corpi idrici. Il sistema però viene sempre nuovamente confrontato con nuove sfide, ad esempio i microinquinanti derivanti da prodotti chimici per uso domestico o farmaci, microplastiche o antibiotico-resistenza. Anche le precipitazioni intense in aumento possono sovraccaricare le canalizzazioni. Con la sua attività di ricerca, la Eawag contribuisce a ottimizzare costantemente il sistema delle acque reflue in modo da preservare l’alta qualità dei corpi idrici svizzeri. A tal fine essa gestisce anche un suo impianto di depurazione sperimentale.

Ridurre l’eccesso di fertilizzazione e i gas nocivi per il clima

In media gli impianti di depurazione in Svizzera eliminano ad oggi soltanto all’incirca la metà dell’azoto contenuto nelle acque di scarico. Il resto finisce nei corpi idrici, contribuendo all’eccesso di fertilizzazione. Una parte di azoto viene però rilasciata anche nell'aria sotto forma di protossido di azoto. Il protossido di azoto è uno dei principali gas serra, che tra l'altro distrugge lo strato di ozono. La Eawag sta pertanto elaborando dei processi atti a quantificare le perdite di azoto e a gestire più efficacemente e specificamente l’eliminazione dell’azoto.

Passare alla circolarità con sistemi decentralizzati

Nell’attuale sistema delle acque reflue in Svizzera vengono mescolate e scaricate urina, feci e carta igienica. Questo comporta non soltanto il consumo di tanta acqua, ma rende anche più difficile recuperare le sostanze riutilizzabili contenute nelle acque reflue. La Eawag sta pertanto studiando nuovi approcci per evacuare e trattare separatamente i diversi flussi delle acque reflue. Questo consente di recuperare nutrienti ed energia nonché di risparmiare e riutilizzare l’acqua. Approcci simili possono essere impiegati anche in regioni non allacciate alla rete idrica o alla rete delle fognature oppure dove l’acqua scarseggia. La Eawag sviluppa tecnologie per consentire anche in queste regioni una buona disponibilità di servizi igienici.

Monitorare le malattie infettive e il consumo di sostanze che creano dipendenza

Le acque reflue sono piene di informazioni sulla nostra salute e sui nostri consumi. Grazie a queste tracce, esse possono essere usate tra l’altro come sistema di preallarme per la diffusione di malattie infettive. La Eawag sta lavorando per estendere anche ad altri agenti patogeni il metodo che ha sviluppato assieme ai suoi partner per il monitoraggio del virus Sars-CoV-2. Un ulteriore progetto della Eawag si occupa del monitoraggio di sostanze che creano dipendenza, come alcol, droghe, farmaci e tabacco nelle acque reflue.